#8 Riflessi_oni

The Twist: un viaggio tra arte, architettura e immaginazione

Quando ero ragazza, l’estate per me significava mare, sole e bagni. Non c’era discussione: il caldo era sinonimo di benessere, mentre l’inverno, con il suo freddo e i paesaggi ghiacciati, mi annientava fisicamente.

Oggi, da adulta, il mio microcosmo è cambiato. L’estate non è più soltanto un momento di immersione in luoghi di passività e calore. Ora cerco esperienze diverse: paesaggi naturali dove l’architettura dialoga con l’ambiente, dove l’arte site-specific si integra con lo spazio circostante, e dove poter esplorare collezioni di arte contemporanea e moderna all’interno di strutture straordinarie.

L’arte contemporanea ha sempre catturato il mio interesse. Quando entrai in Accademia, scelsi l’unica classe che partiva dal presente per proiettarsi verso il futuro. Perché l’arte contemporanea è stimolante, suscita curiosità, induce a riflettere e a mettere in discussione ciò che vediamo. Non è mai una risposta univoca, ma una domanda aperta.

Con il tempo, ho capito anche quanto sia fondamentale conoscere la storia, le radici del nostro passato e le eredità artistiche che hanno plasmato il nostro sguardo. Ciò che ci ha formato è anche ciò che si evolve.

Un viaggio tra Càceres e la Norvegia

In queste ultime settimane, la mia curiosità mi ha portata a esplorare un mondo che un tempo ritenevo distante dal mio amore per il caldo e la luce.

Siamo in Spagna, a Càceres, dove un paesaggio rurale accoglie una delle collezioni d’arte contemporanea più prestigiose d’Europa. Ma non è questa la storia che voglio raccontarvi oggi.

Prima di soffermarmi qui, la mia mente è volata lontano, tra le conifere norvegesi, dove sopra il fiume Randselva si trova un’architettura visionaria. The Twist, un ponte-galleria che si snoda come un nastro sospeso, sorge accanto a un museo a cielo aperto. A prima vista, sembra torcersi su sé stesso, ma in realtà è un perfetto gioco di linee allineate. È un’illusione ottica affascinante, tanto che io continuo a vederla come una caramella che sta per aprirsi.

La struttura, progettata dal BIG - Bjarke Ingels Group, è un capolavoro di design: una galleria, un ponte e una scultura in un’unica opera. Si estende per 1.000 metri quadrati, fluttuando letteralmente sopra il fiume con una campata di 60 metri che si torce nel centro. La luce naturale la avvolge, mutando con il passare delle stagioni e amplificando la sua bellezza.

L’arte che cambia la percezione

Ho sognato di camminare su quel suolo, di osservare da vicino le installazioni permanenti, di perdermi tra le opere che ospita. Entrare lì dentro, vivere l’effetto ottico sulla mia pelle, lasciarmi attraversare dalla luce che filtra dalle vetrate. Esattamente come la scultura all’esterno, che sembra curiosare all’interno con un gesto semplice e naturale.

Perché è il gioco che cambia il nostro approccio all’arte. È l’azione dello sguardo che si muove nello spazio, la contemplazione che diventa esperienza.

Grazie, neuroni specchio, per aver reso possibile l’emozione anche attraverso una scatola virtuale, senza essere fisicamente lì.

E voi? Avete mai provato un amore così incondizionato per una passione da sentirla viva, anche senza viverla direttamente?

L’amore è anche questo.
Passeggiate tra queste immagini e fatemi sapere: non è meraviglioso?

Guarda il video qui

#TheTwist #ArteContemporanea #Architettura #BjarkeIngels #BIG #Museo #IllusioneOttica #ViaggioNellArte #AmorePerLArte #SanValentinoDellArte


Sabrina Murgia