#9 Riflessi_oni

AR-TE: il Processo che Trasforma  

AR-TE è l’incipit con cui amo definire questa disciplina, perché in ogni sua forma porta avanti un’azione capace di generare un beneficio profondo per l’anima. AR-TE è curativa: ti alleggerisce, ti avvolge, ti coccola, ma al tempo stesso ti pone di fronte a nuovi interrogativi e punti di vista che forse non avevi mai considerato.

AR-TE è neuroscienza, perché oggi sappiamo che il semplice atto di guardare un’opera d’arte attiva un processo profondo nel nostro cervello. I neuroni specchio ci insegnano che non solo il creare ha un impatto sulla nostra mente e sul nostro corpo, ma anche l’osservare e lasciarsi ispirare può generare lo stesso beneficio. L’arte nutre il nostro umore, incide sulle nostre emozioni e diventa una sorta di “cibo” per la mente e per il corpo.

Pensiamo all’esperienza immersiva dell’arte: osservare la delicatezza della luce nei dipinti di Vermeer, l’energia dei colori di Van Gogh, l’astrazione emotiva di Rothko, la forza materica di Katherina Grosse. Ogni artista ci offre un accesso a una dimensione nuova, in cui possiamo immergerci per arricchire la nostra percezione.

L’azione dell’arte: oltre il gesto creativo

Siamo spesso portati a pensare che solo attraverso il fare possiamo ottenere un beneficio creativo. Ma l’azione artistica non si limita al dipingere, scrivere, recitare o costruire. Azione è anche osservare, interrogarsi, cercare connessioni e alimentare la propria curiosità.

Se ami l’arte antica, troverai beneficio nella ricerca della storicità e della tradizione.
Se ami l’arte moderna, scoprirai nuove somiglianze tra le forme e la realtà che ti circonda.
Se ami l’arte contemporanea, potrai immergerti nella filosofia dietro l’opera, esplorando significati e visioni inedite.

L’arte diventa un processo di scoperta personale: non si tratta di imitare i grandi maestri, ma di lasciarsi ispirare per costruire qualcosa che parli di noi. Michelangelo, Raffaello, Cimabue, Pollock, Frida Kahlo—a loro dobbiamo gratitudine, perché attraverso il loro lavoro possiamo ritrovare pezzi di noi stessi e tradurli in un'espressione personale.

Creare per conoscersi

L’arte non è solo un fine, ma un mezzo per la crescita personale. Giocare con l’arte è una pratica fondamentale per il benessere, perché mentre apprendiamo qualcosa di nuovo, scopriamo anche qualcosa in più su noi stessi. Ogni piccolo passo nel processo creativo ci avvicina a una versione diversa di noi, ci spinge a esplorare e a trasformare.

Il valore sta nel processo, non nel risultato finale. Non dobbiamo cercare la perfezione, ma l’esperienza dell’arte come strumento di trasformazione.

Lasciarsi attraversare dall’arte significa lasciarsi trasformare. Seguire il flusso dell'azione per una rinnovata e migliore versione di noi stessi.

Ogni opera, ogni gesto creativo è un'opportunità di crescita e di rivelazione. Ma l'arte è anche un viaggio personale, dove ogni individuo trova la propria strada di trasformazione.

E tu? Quale AR-Te scegli per la tua evoluzione? 🌱🎨

Sabrina Murgia